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Autostrade: via alla revoca delle concessioni

Il percorso per la revoca delle concessioni ad Autostrade ormai è avviato: Luigi Di Maio apre l’anno nuovo tornando a caricare contro il gruppo della famiglia Benetton. Parlando in diretta su Facebook, il capo politico del M5s sottolinea che “nel milleproproghe abbiamo inserito la norma sulle concessioni autostradali. Questo decreto dice finalmente che si avvia un percorso per alcune infrastrutture che ci permette di revocare le concessioni ai Benetton” i quali, ha sottolineato, “è giusto che perdano profitti”. L’avvio della procedura di revoca spetta di fatto al Mit, che – con una lettera ai concessionari, in questo caso Aspi – aprirebbe una fase di contraddittorio al termine della quale decidere sull’effettiva decadenza del contratto, da sigillare con un decreto interministeriale Infrastrutture-Mef.

Al di là delle technicality e della norma del Milleproroghe che permette il conferimento ad Anas della gestione temporanea dei tratti interessati dalla revoca, l’intenzione di Di Maio sembra comunque essere più che esplicita. Ribadita peraltro dal M5S, che porta ad esempio il caso Spagna come utile precedente: da oggi alcune concessioni di Abertis (controllata proprio da Atlantia), scrive il Movimento sul suo blog, non sono state rinnovate, con il passaggio in mano pubblica della gestione di alcune superstrade e autostrade. L’attacco del ministro arriva mentre Aspi deve fare i conti con le conseguenze politiche del crollo di parte della volta della galleria Berté sulla A26 tra Ovada e Masone, avvenuto il 30 dicembre. Convocata d’urgenza a Roma dal ministro alle infrastrutture Paola De Micheli nell’ultimo giorno del 2019, Aspi ha presentato un piano operativo di monitoraggio “della rete autostradale e delle gallerie, effettuato tramite società specializzate esterne”. Aspi, in accordo con il Mit, vuole dare un immediato e ulteriore impulso al piano di controllo di tutte le volte della rete, controllo già affidato a un consorzio internazionale guidato dalla multinazionale Bureau Veritas. Il piano, secondo Aspi, “sarà fortemente accelerato e verrà concluso entro i prossimi due mesi”.

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