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Bollo auto: la prescrizione non è di 10 anni

Fino a quando la Regione può chiedere gli arretrati non pagati del bollo auto? I termini di prescrizione della tassa automobilistica per ogni Regione sono uguali.

Sul bollo auto è sempre un gran discutere, sia tra i giudici che tra gli uffici dell’amministrazione. I problemi, in gran parte dettati dalla concorrenza della disciplina statale con quella regionale, si incentrano spesso sulla prescrizione: dopo quanto tempo la Regione non può più chiedere il pagamento degli arretrati? Può sembrare strano ma, anche su una questione così lineare, c’è stato un lungo dibattito in giurisprudenza culminato con una sentenza del novembre scorso delle Sezioni Unite che doveva definitivamente chiudere ogni dubbio. Ma così non è stato; tanto è vero che, ancora oggi, la Suprema Corte è chiamata a ribadire qual è la prescrizione del bollo auto. E con una ordinanza dello scorso 1° giugno, i giudici hanno sottolineato per l’ennesima volta: la prescrizione del bollo auto non è di 10 anni come invece spesso le Regioni sostengono. Salvo in un solo caso. Ma procediamo con ordine e cerchiamo di dipanare la matassa.

Bollo auto: quali arretrati vanno pagati?

Nella nostra guida sul bollo auto, avrai certamente letto che l’imposta automobilistica – da pagarsi una volta all’anno alle Regioni o alle Province autonome di Bolzano e Trento (mentre in Friuli Venezia Giulia e in Sardegna la competenza è dell’Agenzia delle Entrate) – è una tassa sulla proprietà e non sulla circolazione del veicolo. Sicché, se anche lasci l’auto in garage, sprovvista di assicurazione e non funzionante, devi comunque corrispondere il tributo. Le singole Regioni possono prevedere delle esenzioni così come inasprire l’obbligo di pagamento: è il caso di chi ha l’auto sottoposta a fermo amministrativo che, in alcune parti d’Italia, deve comunque corrispondere il bollo auto

La Regione ha tre anni per richiedere il versamento bollo auto. Dopodiché il debito cade in prescrizione e il contribuente è libero da ogni obbligo fiscale. Questo significa che, se non hai pagato l’imposta, l’amministrazione può chiederti solo gli ultimi tre arretrati.

Bollo auto: è vero che si prescrive in 10 anni?

La Cassazione ha decretato lo stop all’interpretazione delle Regioni (evidentemente errata) secondo cui la prescrizione del bollo auto sarebbe di dieci anni. Il bollo auto si prescrive in tre anni. Attenzione però: la prescrizione inizia a partire non dall’anno in cui è dovuto il versamento ma dal 1° gennaio successivo. Ad esempio, se il bollo scade a luglio 2018, i tre anni iniziano a decorrere dal 1° gennaio 2019, il che significa che la prescrizione si compie solo alla mezzanotte del 31 dicembre 2021. Ogni richiesta di pagamento intervenuta entro tale arco di tempo interrompe la prescrizione e fa ripartire il termine da capo (per altri tre anni). Viceversa, le richieste successive ai tre anni sono illegittime e possono essere contestate.

Cartella di pagamento per bollo auto: quando si prescrive?

Lo stesso discorso vale per le cartelle di pagamento contenenti la richiesta di pagamento del bollo auto. Anche per queste la prescrizione si compie dopo solo tre anni e non dieci. Come affermato dalle Sezioni Unite della Cassazione [2], nonostante la cartella esattoriale non sia stata impugnata e sia divenuta definitiva, essa non è equiparabile a una sentenza (per la quale la prescrizione è di 10 anni), ma mantiene la sua natura di atto amministrativo. Dunque la prescrizione resta quella dello specifico tributo il cui versamento è richiesto con la cartella stessa che, nel caso del bollo auto, è – come detto – di tre anni.

Bollo auto: quando la prescrizione è di 10 anni?

C’è un solo caso in cui il bollo auto si prescrive in 10 anni ed è quando la richiesta di pagamento, avanzata dalla Regione (con l’avviso di accertamento) o dall’agente della riscossione (con la cartella di pagamento), è stata impugnata dall’automobilista davanti al giudice e la sentenza gli ha dato torto. In tal caso, infatti, il titolo per pretendere il pagamento è un atto giudiziario – appunto il provvedimento della Commissione Tributaria – che, come tale, ha prescrizione decennale.

Come si contesta il bollo auto prescritto?

Se ti dovesse arrivare una lettera, da parte della Regione, con cui ti viene intimato il versamento della tassa automobilistica per periodi precedenti agli ultimi tre anni, puoi contestarla. Per evitare di imbarcarti in una causa davanti alla Commissione Tributaria, puoi prima chiedere lo sgravio tramite una istanza in autotutela, indirizzata alla Regione stessa. Potrai inviarla con raccomandata a/r o con posta elettronica certificata. In caso di mancata risposta, e purché non siano decorsi 60 giorni dalla richiesta, puoi impugnare l’atto davanti al giudice che, nel caso in questione, è appunto la Commissione Tributaria Provinciale. Se l’importo contestato non supera 3mila euro puoi difenderti anche da solo.

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