2% di colonnine, ma gli italiani vogliono l’auto elettrica
Sempre più italiani pensano all’acquisto dell’auto elettrica, anche se a conti fatti poi la scelta diverge su un modello ibrido. Pensereste che sia il costo di acquisto il problema maggiore? Invece una recente indagine dell’ACEAl’associazione europea di produttori di auto punta il dito sulle colonnine. A quanto pare in Italia abbiamo ancora solo il 2,3% delle colonnine presenti in tutta Europa e 12 volte meno di quelle installatenei Paesi Bassi.
“Cresce in Italia l’appeal dell’elettrico, ma siamo fanalino di coda tra i grandi Paesi Ue sia nelle vendite di auto pulite sia soprattutto nelle infrastrutture di supporto. – ha detto il general manager di Quintegia, Gabriele Maramieri commentando lo studio ACEA – Da una parte infatti, secondo una nostra recente indagine, oltre metà dei consumatori italiani prende in considerazione l’acquisto di una ibrida o elettrica, dall’altra il mercato vale ancora lo 0,2% (1,5% la quota Ue) e le colonnine di ricarica presenti nelle nostre strade sono, secondo uno studio rilasciato ieri da Acea, poco più di 2.700“. Secondo lo studio, in Italia come in Europa gli ostacoli principali sono legati a barriere economiche, infrastrutturali, e politiche.
In Italia, secondo l’indagine svolta ad aprile su un campione stratificato di 1.400 acquirenti, i più propensi all’acquisto sono i consumatori giovani (tra i 25-44 anni) e informati, che utilizzano un’auto premium e per non più di 3 anni. Anche in Europa la correlazione tra le vendite dell’elettrico e il reddito pro-capite è determinante, con 6 Paesi a forte reddito -come emerge dal report – (Germania, Regno Unito, Francia, Svezia, Paesi Bassi e Belgio) che da soli detengono l’85% del mercato. Ancora di più, secondo il rapporto di Acea, pesa la questione infrastrutture, con 117mila colonnine di ricarica dislocate in Europa; un numero molto esiguo se si considera l’obiettivo della Commissione Europea posto a 2 milioni di aree di sosta entro il 2025.