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Covid-19, In Italia il mercato dell’auto non esiste più. Contrazione immatricolazioni del 98%

Il coronavirus ha fermato l’auto. Nel vero senso della parola, perché il lockdown con i concessionari chiusi e vendite online marginali ha di fatto azzerato il mercato italiano dell’auto che è fermo, con 2.073 unità immatricolate sino a venerdì scorso.

L’Unrae, cioè l’associazione dei costruttori stranieri, per l’intero mese di aprile stima una contrazione delle immatricolazioni intorno al 97%-98%. Praticamente il mercato dell’auto non esiste più.

Il mercato italiano dell ‘auto affronta la stagione più difficile della sua storia. E a rischiare il default sono oltre 1.400 imprese che con oltre 120mila dipendenti generano complessivamente un fatturato di 55 miliardi. Meno di 80 aziende però hanno un fatturato medio superiore ai 175 milioni di euro e questo vuol dire che la stragrande maggioranza della rete commerciale automobilistica italiana è composta da piccole imprese che già facevamo fatica a stare a galla (in dieci anni il numero degli operatori si è dimezzato), ma ora rischiano di essere spazzate dal Covid-19.

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