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Errori alla guida: realtà aumentata per evitare gli incidenti

Si chiama WayRay ed è la start-up Svizzera su cui hanno recentemente messo le mani Porsche e Hyundai. La società sta sviluppando quello che sembra molto più di un semplice head-up display. Se è vero che le informazioni saranno ancora proiettate sul parabrezza dell’auto a cambiare, ed in modo radicale, sarà la modalità. Grazie alla realtà aumentatasarà possibile “dare vita” ai dati trasformando in modo evidente l’esperienza di guida. Come in un videogioco gli oggetti reali prendono vita grazie ad innovative graiche 3D. All’investimento hanno preso parte anche Alibaba, JVC Kenwood e SAIC Motors.

La start-up Svizzera è al lavoro al fine di rendere la guida un’esperienza sempre più immersiva. Nata nel 2012 la società si è da subito focalizata sulla realtà aumentata. L’investimento di Porsche è solo l’ultimo di una lunga serie. Grazie al ramo automotive l’azienda è vicina a raggiungere 1 miliardo di dollari di capitalizzazione. Se l’auto di domani sarà green, connessa e a guida autonoma probabilmente non le mancherà la realtà aumentata. Le immagini diffuse da Porsche parlano chiaro, la Augmented Reality (AR) è pronta a salire in auto per rivoluzionare l’esperienza di guida. In quella che sembra la scena di un videogame il parabrezza della 911, impegnata in un giro su pista, “prende vita” grazie alla presenza di molte informazioni che di solito cerchiamo di rintracciare nel tachimetro o nel sistema di infotainment. Tempo sul giro, forma del tracciato, traiettoria ideale e addirittura ghost car per migliorare il timing. Insomma la sportiva del futuro vuole essere prima anche in termini tecnologici.

La realtà aumentata apre orizzonti completamente nuovi nel settore dell’automotive. Dalla pista alla strada la AR è pronta a migliorare la sicurezza. Non è difficile immaginare una simile tecnologia informare il conducente in tempo reale sulla viabilità aiutandolo ad evitare infrazioni. Sarà possibile proiettare il percorso da seguire, conoscere le aree di parcheggio disponibili e la distanza da ostacoli nei paraggi. Diversamente da quanto accaduto fino ad oggi, pensiamo all’head-up display, tutto ciò sarà visibile non solo dal conducente ma da tutti gli occupanti del mezzo. Che Porsche abbia trovato in Hyundai un cofinanziatore non deve sembrare strano; nel 2015 il marchio coreano aveva prosentato un prototipo che montava una tecnologia simile in grado di mostrare al driver ostacoli “nascosti” nei punti ciechi dell’auto. La realtà virtuale viene attualmente impiegata nell’automotive; pensiamo alla fase di sviluppo dei prototipi

Gli sviluppi delle ricerche di WayRay arrivano in un momento storico che vede l’auto arricchirsi notevolmente a livello tecnologico. Colossi dell’auto come Mercedes-Benz e BMW hanno scelto di investire in interfacce sempre più connesse ed intuitive. Le assitenti vocali ci auitano nella scelta del perscorso da seguire, nell’esecuzione delle tracce audio e domani magari saranno loro stesse a farci capire che è arrivato il momento di lasciare il volante. Tecnologie come la realtà aumentata e la guida autonoma possono davvero fare la differenza in fatto di sicurezza alla guida. L’auto cambia e diventa sempre più luogo di condivisione e specchio dell’evoluzione tecnologica. E’ bello però sapere che prima che la tecnologia prenda il controllo delle quattro ruote ci sarà ancora bisogno di un conducente, anche se tech e connesso.

 

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